Saturday, January 18, 2003
io moby dick pappa bimbo e carver (ot)
Post di Fabrizio Venerandi sul newsgroup it.comp.macintosh
Main topics: OT
Author: Fabrizio Venerandi
Il libro che vorrei leggere si chiama moby dick e parla di una balena
bianca mentre quello che leggo si chiama 'pappa bimbo', e l'ho già letto
una decina di volte non posso manco dire che sia avvincente, poi mi
spiego meglio.
Le cose stanno così: io prendo il volume di moby dick e mi siedo sul
divanetto mettendomi nell'ordine di idee di finire quel dannato doppio
tomo che mi sono già pentito, non solo di avere iniziato, ma di aver
pure letto per un centinaio di pagine, mi scoccia mollare un libro
quando ne ho letto così tanto.
E apro il libro cercando di immergermi in un didascalico dialogo tra un
marinaio malese e uno nantucchese e già mi ci vuole una certa buona
volontà, quando dalla sua stanzetta esce il niccolotto che con lo
sguardo mi cerca per la sala e, in mancanza di altro lessico familiare,
con lo sguardo esprime una sorta di domanda cosmica che io riassumo con
"ma dov'è papà invece che a giocare con le macchinine con me?", e questo
suo sguardo perplesso si muove nel vuoto della stanza, finché non mi
vede leggere moby dick e allora il suo sguardo assume il significato di
"ah sta leggendo un libro", ma non dura molto perché lo sguardo si
trasforma subito in "quello sbagliato" e si intende il libro, e infatti
il coccolotto dopo questa asseverazione esce dalla sala torna nella sua
stanzetta e ritorna ancora nella sala dirigendosi con sicurezza verso il
divano dove il padre seduto ha fatto finta di leggere qualche
descrizione di balena, tenendo sott'occhio la propria carne della carne
che regge in mano adesso una copia di 'pappa bimbo' e si siede accanto
al padre sottoscritto che ci prova e dice vuoi che ti leggo un po' di
moby dick ma il figlio spinge via dalle mani del padre il tomo del
melville e ci piazza quello di 'pappa bimbo' restando in trepidante
attesa di questa bella botta di cultura.
'Pappa bimbo' non ha una vera e propria trama, all'inizio c'è una specie
di presentazione dei personaggi, ci sono delle figure e sotto delle
parole, e inizia con il disegno di una donnina sorridente e c'è scritto
mamma, e vabbé, poi nella pagina dopo c'è il disegno di un uomo
accucciato con un cacciavite in mano che smonta una presa della
corrente e c'è scritto papà, e già qua il niccolotto non ci capisce una
mazza perché per ben rappresentare la sua figura di padre ci dovrebbe
essere il disegno di una testa vista da dietro mentre scrive al computer.
Ma andiamo oltre, a ben vedere è una figura paterna e tanto basta. E
più si va avanti e più si fanno complesse le cose che il coccolotto non
riesce bene a comprendere ad esempio c'è il disegno di un vecchio calvo
con la barba bianca e sotto c'è scritto 'nonno' mentre mio padre cazzo
non è così vecchio, ha i capelli brizzolati, ma è ancora giovanile,
oddio che frase orrenda è ancora giovanile mi puzza di morte, povero mio
padre, povero nonno coccolotto. Comunque il nonno del libro è un nonno
che si fa i cazzi suoi, ha le braccia conserte e uno sguardo non proprio
caritatevole e nella pagina dopo c'è la nonna che invece è sorridente e
ha una caramella in mano e io padre che leggo già penso che il libro
pappa bimbo sia sessista, voglio dire, la mamma appare bella e
sorridente, mentre il padre che sta lavorando di cacciavite che non è
certo una immagine amorevole, e poi il nonno appare arcigno mentre la
nonna non solo sorride ma ha pure un caramella, e poi girando trovo la
madre che fa la pappa e quindi siamo a tre figure femminili positive a
zero, e girando si aggiunge il danno alla beffa c'è la nonna che
abbraccia il bimbo e lo bacia, e siamo quattro a zero e giro pagina e
c'è finalmente un uomo che abbraccia pure lui il bimbo, ma non è il
padre. Torno indietro per controllare e no, proprio non è il padre, è
più grassoccio e ha i capelli castani, cazzo è l'amante, questo pappa
bimbo vuole traviare mio figlio, ci sono quattro figure positive
femminili, e l'unica figura positiva maschile non è il padre, è l'amante
della mamma, cazzo, poi vado a vedere e l'hanno scritto due donne e si
vede.
Ma coccolotto adora quel libro e lo apre e dice cose che non hanno senso
dei suoni e indica le figure e vuole che io faccia uguale, e io indico
il papà e dico 'papà' e così via fino alla fine del libro che ha come
solo vantaggio il fatto di essere molto più breve del moby dick, circa
dieci pagine contro le quattrocento del melville. Ma mentre una persona
normale finito il moby dick lo mette via nella libreria nel ripiano più
in alto poi prende un coltello e fa una tacca sulla libreria stessa ad
indicare la missione portata a termine , il coccolotto terminato il
'pappa bimbo' lo richiude e lo gira e riapre la prima pagina e indica di
nuovo la mamma e dice 'mamma' o qualcosa del genere e di nuovo obbliga
il povero pater familiae a ribeccarsi tutto 'pappa bimbo' con tanto di
lettura didascalica, e così via per svariate volte finché il padre
conosce ogni virgola di 'pappa bimbo', ce ne fossero di virgole sono
solo parole l'ho già detto.
In qualche modo, più tardi nella giornata, complice il sonno bambinesco,
il padre riprende in mano moby dick e si addentra in uno dei numerosi
capitoli che aggiungono acqua al brodo, dove non succede niente di
niente e in questo caso è una sorta di saggio sul perché il bianco sia
un colore assoggettabile alla morte e ancora il padre deglutisce e tra
sé e sé pensa andiamo avanti, magari dal prossimo capitolo parte la
storia, se ci hanno fatto un film cazzo prima o poi dovrà succedere
qualcosa, e mentre il padre è tutto intento ad iniziare un capitolo in
cui si descrivono dei marinai nantucchesi che puliscono il ponte della
nave, passa cecilia che dice "ah stai ancora leggendo moby dick, sono
sei mesi che l'hai iniziato".
"Navigo a vista" le spiego.
"Che vuoi dire?"
"Ogni capitolo decido se leggere il successivo, spero sempre che
melville si ricordi che sta scrivendo un romanzo"
"Io l'ho letto da piccola" mi rivela cecilia e io alzo lo sguardo dal
libro e la osservo dubbioso.
"Sicura che non hai visto il film?" chiedo, c'è anche orson welles
aggiungo ma lei si incazza dice che ha letto il libro di crederle.
"Poi migliora?" faccio speranzoso, la prego di assicurarmi che siano
finiti i saggi sulle balene, che ci sia un po' di azione cazzo.
"Beh se hai già letto il pezzo in cui si spiega come macellano le balene
e cosa ci fanno con le balene macellate, sei a buon punto".
La vista mi si oscura. Il libro si chiude: vedo il piccolo pequod in
balia delle onde e il giovane ismaele presi in un gorgo senza fondo che
precipitano nell'abisso della mia libreria.
"Giurami che c'è un capitolo del genere" chiedo con la voce spezzata, e
cecilia fa sì sì con la testa, io mi alzo , cerco il secondo volume e
ripongo con cura il primo volume accanto al secondo, mi faccio un segno
della croce e mi passo le mani sulla faccia.
"Melville: poteva essere una ridente cittadina e invece ha voluto fare
lo scrittore" commento con voce funerea.
Faccio del sarcasmo, a volte non si nota la differenza.
Comunque la morte prematura del melville mi permette di iniziare un
libro chiamato cattedrale e scritto da tal carver. Acquisto dettato
dalla mia poca memoria, c'era qualcuno che mi aveva consigliato un
autore che non mi ricordavo il nome o era carver o era wallace, io li ho
comprati tutti e due e poi era fante, dannati americani. Non sono
neanche nomi simili.
Comunque. Questo carver poi scopro è famosissimo quando dico che sto
leggendo carver tutti mi dicono ma cazzo non avevi mai letto un libro di
carver, cazzo come potevi continuare a vivere senza aver letto carver, e
io rispondo che è colpa di moby dick e di 'pappa bimbo' ma loro non
capiscono, ho pochi padri di famiglia tra i miei conoscenti.
In effetti cattedrale è un libro che ha due vantaggi rispetto a moby
dick: è più breve e succedono più cose, e poi ha una copertina disegnata
con una donna triste davanti ad una stazione di servizio. Si potrebbe
non capire il vantaggio della copertina disegnata con la donna triste
davanti alla stazione di servizio, ma tutto risulta più chiaro
immaginando il niccolotto di cui sopra che si avvicina al padre con
pappa bimbo e il padre che chiude il libro di carver e dice al
niccolotto, guarda la bambina! indicando la donna triste e allora il
coccolotto molla pappa bimbo e indica la donna triste e sorride e poi
indica il cartello tondo con scritto phone e dice 'ira ira' che vuol
dire 'gira gira' che vuol dire palla e si va avanti per un po' indicando
cose così poi se ne va' felice che il padre stia leggendo un libro
giusto e io posso continuare a leggere carver senza essere interrotto
dall'ennesima rilettura di 'pappa bimbo'.
Questo carver, dicevo scrive bene. Gli ingredienti di cattedrale sono
cinque o sei: una manciata di figure maschili di merda; una manciata di
donne che hanno sposato delle figure maschili di merda; parecchie
bottiglie di alcolici; un numero considerevole di bambini silenziosi che
osservano i propri padri e le proprie madri; l'istituzione programmata
del divorzio. La cosa notevole di carver è che riesce a prendere queste
storie che in occasioni normali non mi sognerei di leggere neanche se mi
pagassero e te le scrive con uno stile che mescola beckett e minimalismo
e fa in modo che io in ufficio nella pausa pranzo mi chiudevo in bagno
per leggerle, ho detto tutto sulla qualità del libro.
Sono storie di provincia americana, ma a differenza di alcuni autori
italiani che nell'affrontare il tema delle storie di provincia riescono
nella non facile opera di scrivere della roba che dal giorno dopo della
pubblicazione il macero chiama la casa editrice per prenotare interi
stock della prima ed unica tiratura, il carver si ricorda che esiste
qualcosa che si chiama stile, e dietro questo stile racconta tutto
quello che vuole, con una sola caduta di tono, uno stupido pasticcere,
ma per il resto c'è un lavoro di cesellatura e di editing che in italia
solo antonio koch riesce a scrivere cose tanto perfette e antonio koch
ha quasi dieci anni meno di me, spero che si ricordi di me antonio koch
ricordatevi questo nome, è il carver bolognese, mescolato con aldo nove
ho detto tutto.
Comunque anche carver è carino, si legge bene in fretta e mi dà l'idea
che letto uno, letti tutti, magari mi sbaglio.
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