Entro in casa e cecilia mi dice che scajola ha detto che biagi era un rompicoglioni che voleva solo rinnovare il suo posto da consulente, e io penso che è meglio non rompere i coglioni a scajola. "Ma poi -aggiunge cecilia- ha subito detto che non si riconosce in quello che ha detto" e si mette a ridere. "Vorrei poterlo fare io con la dichiarazione dei redditi. La compilo e al primo accertamento dico che non mi riconosco con quello che ho scritto" dico togliendomi il casco. Poi chiedo scusa. "Beh, ha anche detto che se avesse avuto la scorta sarebbero morti in tre" mi rivela cecilia. "Resta da scoprire chi sono gli altri due". Fossi un consulente di scajola mi toccherei un po' i coglioni. "Altre notizie dal mondo?" chiedo togliendomi l'impermeabile. "Scajola ha chiesto scusa, dice che la sua frase è stata estrapolata da un discorso generale" "Tipo 'biagi era un rompicoglioni che voleva solo dei soldi, e ghandi è un stronzo in cerca di successo' ? In effetti nel contesto tutto assume toni più comprensibili" chioso, togliendomi le braghe e calzini. Cecilia ridacchia e dice che proseguono le indagini della rappresaglia della polizia all'interno della scuola diaz, e io penso oddio. Pare -mi educa cecilia- che le molotov all'interno della scuola ce le abbia messe la polizia, che il poliziotto accoltellato non sia mai stato accoltellato, e due poliziotti picchiati dentro la scuola non siano mai stati picchiati in quella scuola. Insomma, alla fine un gruppo di ragazzi è scivolato malamente su una serie di caloriferi, perdendo un sacco di sangue. Ragazzi distratti. "E scajola non di dimette?" chiedo togliendomi maglietta e mutande. "No, dice di non colpevolizzare la polizia, e di punire solo i responsabili" "Mh, usa la terza persona come berlusconi?" "Temo di no" dice cecilia rendendosi conto che sono completamente nudo. "Cosa vuoi fare?" mi chiede allora un po' preoccupata. "Il proletario" le rispondo e dico che in fondo niccolò da solo non può combattere tutti questi mostri televisivi.