Tuesday, June 11, 2002
(ot) io ce e il compleanno (lungo)
Post di Fabrizio Venerandi sul newsgroup it.comp.macintosh
Main topics: OT
Author: Fabrizio Venerandi
Sono le undici di sera e sono seduto in cucina che mi mangio un pompelmo
quando sbuca cecilia che mi fissa e mi dice "gli aranci la sera sono
ottone!" e poi sparisce in bagno.
'ottone?' penso io e fisso il mio pompelmo, ma non oso chiedere altro.
Per sicurezza butto via gli ultimi spicchi non si sa mai.
Porto fuori il tobbia che è silenzioso, taciturno. Piscia guardandomi,
come se volesse parlarmi, ma poi continua a camminare dinoccolato:
annusa distrattamente la piscia altrui e ci aggiunge la sua: l'internet
dei cani -penso- si basa sulla piscia sono bestie molto più oneste di
noi cristiani.
Quando torno a casa cecilia è già nel lettone che guarda la replica di
ER medici in prima linea e io le chiedo se le do fastidio se leggo e lei
risponde di no non afferra l'ironia. C'è qualcosa che pesa nell'aria,
avverto qualcosa di non detto, poi cecilia spegne la televisione e
finalmente mi dice che sabato prossimo c'è una festa di compleanno a
sorpresa.
"Per chi?" chiedo io.
"Per te"
"Uh. Ma io non compio gli anni la settimana prossima!"
"Tu no, ma niccolò sì"
"E quindi, siccome niccolò compie gli anni, fai una festa a sorpresa a
me, rivelandomelo una settimana prima?" e io penso che la logica di
cecilia è imperscrutabile e accetto anche i pompelmi e l'ottone.
Ma lei dice di non farla difficile, che io e niccolò siamo tutti e due
del segno gemelli, che unifichiamo le feste e che lei da sola non può
certo organizzare una festa a sorpresa, che ha bisogno del mio aiuto,
che dobbiamo lavorare tutti i giorni anche la sera per rendere la casa
presentabile è uno schifo, è tutto un casino per colpa nostra per colpa
mia. Insomma, i soliti sensi di colpa, la mia vita va avanti a botte di
sensi di colpa.
"Faremo anche questa" sospiro. E poi penso che se è il compleanno di
niccolotto vuol dire che compie un anno il suo primo anno di vita.
Comunico questa mia scoperta a cecilia che mi guarda per un po' poi mi
dice che come padre ho ampi margini di migliorabilità lo prendo come un
complimento.
"A proposito di anno di vita: e l'assegno di parto?" chiedo ingenuamente.
A queste parole cecilia si rannuvola sotto il piumone e mi manda a
cagare. Non è arrivato.
Primo piano di fabrizio che pensa e poi l'immagine sfuma e si vede
niccolotto che ha un mese, le immagini da ora in poi sono in bianco e
nero. Cecilia ha appena sgravidato, niccolotto è ancora privo di volontà
che non siano succhiare piangere e cacare, siamo sfiniti ma felici di
essere bene o male sopravvissuti: insomma è un flashback.
Cecilia dice dobbiamo fare la domanda per l'assegno di parto, e io
chiedo che assegno e vengo a scoprire che se fai un figlio lo stato ti
dà dei soldi, una cosa incredibile l'avessi saputo prima, e te ne dà a
seconda di quanto tu madre hai lavorato l'anno precedente, ci sono tre
scaglioni uno da ottocentomila, uno da un milione e qualcosa e uno da
tre milioni e qualcosa. "Ma è favoloso" dico io e penso che l'inps sia
una magnifica istituzione, viva la sinistra maledetto berlusconi.
La faccio breve: cecilia va, presenta la domanda e le dicono tra un mese
avrà il suo assegno, cecilia mi racconta tutto è un po' dubbiosa, dopo
un mese non c'è niente, cecilia ci ritorna e le dicono eh no cara
mancano dei documenti e le fanno la lista dei documenti che mancano,
cecilia si sbatte per un mese e torna con tutti i documenti e li
consegna e le dicono che va tutto bene. Dopo due mesi l'assegno non si
vede e cecilia torna ancora all'inps e questa volta non c'è nessuno:
sono tutti in un altra stanza che litigano per le ferie natalizie si
sente che si tirano gli oggetti contro, insomma c'è una coda di donne
che aspettano cose da non credere, li fanno stare in coda per un ora
mentre decidono delle loro ferie e poi alla fine arriva uno e quando
tocca a cecilia tira fuori il suo fascicolo ed è vuoto: hanno perso
tutti i documenti e le chiedono di rifarli tutti, come piacere personale,
persi tutti i documenti. Cecilia rimane tranquilla è incredibile, passa
un altro mese cecilia rifà tutti i documenti e li riporta e questa volta
dicono che va tutto bene che le spediranno l'assegno entro un mese, che
hanno pure ritrovato i documenti vecchi e cecilia per sicurezza vuole
chiedere a qualche responsabile che veramente ci sia tutto e allora la
portano al cospetto del liquidatore, sembra un racconto kafkiano, e
quest'uomo prende tutto in mano e dice che i documenti che cecilia ha
portato non servono a niente che ha sbagliato a fare i calcoli
dell'aliquota nella domanda, e cecilia allora s'incazza e dice ma non
potevate dirmelo sette mesi fa invece che farmi girare come una cretina
eccetera eccetera, insomma si riprende la domanda con le aliquote
sbagliate e qui avviene una cosa buffa che l'omino non gli vuole dare il
foglio perché è un documento dell'inps, e cecilia dice ma se ve l'ho
appena consegnato e mi avete detto che è sbagliato, ma l'omino dice sì
ma io ci ho messo il timbro, adesso è un documento inps non è più suo, e
cecilia dice a voi non serve a niente, è sbagliato ce l'ho in mano io,
l'ho appena compilato io è mio e insomma quando ci si incazza ci si
incazza se ne va inseguita per le scale dall'omino che le chiede di
compilare un modulo e viva l'inps. Cecilia torna in lacrime e dice che
lei non ci va più, che sono dei bastardi e io penso che esageri che io
voglio quei soldi e mi metto rifare il calcolo delle aliquote, che
variano da anno ad anno e sono del tutto imprevedibili, del tipo il 98
per cento del 5 per cento che cristo l'uomo non è fatto per queste cose.
Senza contare che l'inps ha già tutti quei dati, li comunica il datore
di lavoro quando fa i versamenti, ma l'inps li richiede a te, perché
vuole tenerti occupato, una sorta di settimana enigmistica gratis.
Insomma ci vado io questa volta, ho fatto tutti i calcoli per bene,
faccio la mia coda con il niccolotto che ormai ha dieci mesi consegno il
foglio mi dicono che va tutto bene e io dico per sicurezza vorrei
chiedere al liquidatore andiamo dal liquidatore che dice che va tutto
bene, allora torno allo sportello e l'omino apre il fascicolo e dice "ah
ma qua c'è un precedente", e io penso non credo è il primo parto, e dice
anche qui leggo, la signorina è fuggita sottraendo un documento e io
rido al solo pensiero di cecilia che fugge sottraendo un documento, e
dico che forse c'era stato un malinteso, era un documento nostro,
sbagliato, ma quello la prende sul serio e dice che in tal caso "qua" e
indica un punto nella domanda, "manca un timbro".
Io rimango in silenzio.
"Mi vuole dire che in questa domanda che presentiamo da dieci mesi, solo
oggi manca un timbro?" e lui dice che essendoci quel precedente devono
essere più fiscali. Più fiscali, dice proprio così quella parola non la
dimentico. E allora gli rovescio addosso tante di quelle parole grido,
faccio le cose che devo fare, niccolotto dal passeggino mi guarda
stupito e lascio ugualmente la domanda dichiarando per iscritto che
quel timbro secondo me non serve e me ne vado furente e una settimana
dopo mi arriva una lettera con la mia domanda rifiutata e la richiesta
del timbro, ci vuole il timbro. Allora cecilia va dai suoi vecchi datori
di lavoro e gli chiede di mettere un timbro e loro timbrano e io
ripresento la domanda aspetto un mese e mio figlio compie il suo primo
compleanno e l'inps dopo dodici mesi non mi spedisce niente.
Se questo non fosse un racconto di fantasia, l'inps in questione sarebbe
quella di genova, in via XX Settembre nello stesso stabile della fnac,
voglio dire, sotto i macintosh semitrasparenti e sopra la sozzeria
dell'uomo e io prima o poi voto berlusconi solo per mandare a spasso
quei poveracci, davvero forza italia abbasso la previdenza sociale.
Fine flashback, tornano i colori, siamo di nuovo a una settimana dalla
mia festa a sorpresa mi addormento triste.
La festa è drammatica, piove a catinelle e siamo tutti chiusi in casa a
fissare il cimitero e i bambini che sembrano dei pazzi ma pensiamo che
niccolotto sia felice vai a sapere se e' veramente felice si muove
intorno e guarda i bambini, rimane un po' in disparte sono tutti bambini
grandi.
"Ho invitato un po' di persone anche per te" mi confida cecilia. "Una
cosa più intima, verranno stasera".
"Ma io non ho amici!" protesto.
"E chi ha parlato di amici?" fa cecilia un po' preoccupata. "Ho detto
persone" precisa.
Ad un certo punto un padre si avvicina a me e chiede se sono io il padre
del festeggiato, insomma viene fuori che ci conosciamo, abbiamo fatto
delle cose assieme cose cattoliche, e mi chiede cosa faccio adesso e io
gli dico che mi occupo di tassidermia informatica e lui se ne sta, mi
parla delle sue cose adesso fa l'avvocato e io penso stronzo. Già il
giorno del mio compleanno sono normalmente di pessimo umore, ma durante
un mio compleanno virtuale è ancora peggio, niccolotto come se non
bastasse perde muco dal naso che gli finisce direttamente in bocca e poi
dalla bocca si unisce a parecchia bava salivastra che scende sul
maglione a bagnargli il petto e quello tossisce, ignaro gli vengono gli
occhi viola e me lo vedo già domani malatissimo, i bambini sono
disperati quando sono malati sono pure brutti, non mettono tenerezza,
mettono paura davvero paura.
Alla fine i pargoli se ne vanno, niccolotto è ridotto a uno straccio e
cecilia è incazzata con me i miei genitori che non sono ancora arrivati,
piove da tutte le parti alla fine arrivano le persone.
Arriva francesco, tecnico ansaldo, che mi sorride e mi porge un
pacchetto e in effetti mi ricordo che essendo il mio compleanno potrei
ricevere dei regali. Apro il pacchetto e ci trovo un cd masterizzato,
con scritto fnac sopra, e io chiedo "è musica?" e lui dice no no mettilo
nell'imac e io lo metto e viene fuori l'icona di una copia piratata
della beta di photoshop 7 e io resto un po' a guardare l'icona a
cliccarla per annerire il nome e farla tornare grigio chiaro.
"Uh, vuoi dire che per il mio compleanno mi hai regalato un file?"
"Cazzo, a comprarlo costa sette milioni quel file almeno ringraziami!"
"La prossima volta potresti regalarmi un e-mail, risparmi anche il
supporto"
"Ingrato!"
Cecilia si avvicina e mi dice che lei il regalo non me lo ha comperato
perché non lo ha trovato e io gli chiedo cosa sarebbe stato e lei
raggiante mi dice la tavola per il ping pong e io penso che è il terzo
compleanno di seguito che mi regala una tavola da ping pong, accampando
poi improbabilissime scuse sul mancato arrivo della stessa e io la bacio
sulla fronte e penso che anche i miei genitori mi regalarono per tre
anni di seguito la tavola per il subbuteo, mai vista, tanto che due anni
fa ne avevo trovata una buttata nella spazzatura e l'avevo presa ero
bello contento poi tobbia bastardo ci ha pisciato sopra la tela si è
tutta staccata l'ho dovuta buttare, penso di essere circondato da iene
che cercano di farmi fuori; come ad esempio cecilia che appare ai miei
occhi con il cd the truth di prince, 1998, meraviglioso album acustico
del nostro e mi dice a questo non ci tenevi tanto vero? e io dico
scherzi è il miglior album di prince, fa parte del cofanetto rarissimo
crystal ball quintuplo che costa un occhio della testa e mentre le
spiego tutte queste cose cecilia gira il cd a mostrare la pancia e vedo
che c'è una riga che divide fisicamente il cd in due e rimango con le
mani e spiegazione e lei dice niccolò e io dico niente fisso il cd
diviso fisicamente in due e mi giro verso mio figlio vedo che sorride e
penso che forse esiste anche un assegno di morte.
La sera comunque arrivano un sacco di persone che pare che stiano
benissimo assieme faccio una prova ad un certo punto me ne vado e mi
faccio un giro con il cane torno dopo tre quarti d'ora non se ne è
accorto nessuno è la mia festa.
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