Monday, October 15, 2001
(la mia prima volta) (con l'adsl) (decisamente ottì) (si parla anche di soul boot-strap)
Post di Fabrizio Venerandi sul newsgroup it.comp.macintosh
Main topics: OT
Author: Fabrizio Venerandi
"Ah fabrizio domani vengono i tecnici della telecom mettere l'adsl" mi
disse cecilia e io la guardai come in controluce.
"l'adsl?"
"sì"
"ma sei pazza?"
Lei girò finalmente la testa verso di me, sollevandola da quei lembi di
carta nei quali s'attardava, con figure di bimbi e di punti, di
maglioncini e d'uncini, di lane e berretti.
"certo" disse soltanto. Ma mi chiese anche in quel caso cosa c'entrava,
che avevo sempre voluto l'adsl e da domani eccetera.
"cara, vedi cosa sto leggendo?"
"no, sei troppo lontano"
"si intitola: storia del pensiero socialista, volume quinto, capitolo
'la cina e l'imperialismo giapponese'".
"eh"
"E perché credi che io legga questo libro?"
"Passione politica"
"no"
"cultura generale"
"no dai"
"esame scolastico"
"prrr"
Cecilia scrollò le spalle e disse che lo sapevo che a lei non piacciono
i quiz.
"Ce' leggo questa roba perché non ho soldi per comprare dei libri nuovi,
siamo misci come l'acqua, non abbiamo gli occhi per piangere. Per
distrarmi la sera leggo l'intervista al genio musicale di stockausen, e
in cesso leggo i linus dell'anno scorso e sono alla terza passata. Con
dilbert alle seconda vignetta so a memoria la battuta della quarta, non
rido più, guardo solo i simboli senza capire più niente, un vuoto
assoluto".
"Guarda che l'adsl l'ho presa per risparmiare" mi dice e mi spiega che è
un'offerta per due mesi gratis e poi tra due mesi gli diciamo ciccia e
risparmiamo due mesi di telefonate internet.
I miei occhi sono solo per lei.
Il giorno dopo arriva il tecnico. E' un ragazzino, avrà diciassette anni
se va bene, diciotto se va malissimo. Installa tutto, non funziona
niente, faccio due o tre domande generali e capisco che è pagato solo
per leggere un figlietto e fare quello che c'è scritto sul foglietto.
Mentre si gira verso il computer aggiungo in fretta sul foglietto 'DARE
UN BACIO AL CLIENTE' con la penna bic, e quello -quando arriva al punto-
si alza e mi bacia, davvero un professionista.
"scusi ma ora ho il mac os 9 se metto il mac os x funziona lo stesso?"
"sì ma se non funziona chiami il centro tecnico che le sanno dire"
"ma che programma devo usare"
"eh se chiama il centro tecnico le sanno dire"
"lei stasera è libero? un tet-a-tet, un'orzata al riva al mare non
l'attira?"
"non so se il mio sistema operativo supporta l'orzata"
"un po' demodé"
"eh..."
"potrebbe chiedere al centro tecnico"
"è un'idea!"
Dopo tre secondi di adsl capisco che io ho bisogno dell'adsl.
"Ce' noi abbiamo bisogno dell'adsl"
"fabrizio non ce la possiamo permettere"
"beh... c'è ancora il secondo rene di niccolò, con quello..."
"fabrizio, è un una tantum, quelle sono cento carte al mese. Eppoi
almeno uno glielo dobbiamo lasciare".
"noi abbiamo bisogno dell'adsl. l'adsl è come il paradismo ma più
nervoso"
"ma a cosa ci serve"
"a cosa serve l'aria?"
"a respirare"
"lo sapevo. era un matafora"
"di cosa?"
"anche l'adsl è invisibile"
"uh"
"uh"
Ad un certo punto ricordo solo che sono le tre del pomeriggio del giorno
dopo, che mi sono pisciato addosso per non alzarmi dalla sedia ed
improvvisamente salta la luce.
"Cazzo è saltata la luce si è spento tutto!" urlo a cecilia che è
accanto al contatore e mi guarda porgendomi il bambino niccolò.
"Fuori di qui" mi dice soltanto ed io decido autonomamente di fare due
passi con il niccolò per il centro di genova e prendo la machcina brum
brum niccolò mi guarda come se non mi conoscesse, ride e io gli canto el
si fon fon fon le petite marionette e lui è felice eccola lì la sua adsl
è anche gratis.
Lo metto nel marsupio e cammino per le vie e poi dico a niccolò che
facciamo i cercatori d'anima ed inizio ad entrare nei negozi di scarpe
i calzolai e dico:
"salve, vorrei delle stringhe con l'anima"
e poi fisso i volti, le facce che strabuzzano che s'incuneano e mi
darebbero dello stronzo se non avessi il niccolò in pancia, ho scoperto
che ogni mia parola diventa più autorevole se giro con il niccolò in
pancia credo anche -qui lo dico e qui eccetera- che trovare da scopare
sarebbe semplicissimo con un bambino in pancia perché ogni cosa mi
circonda si scopre d'improvviso padre o madre: bambini, vecchie, cani,
donne, provetti tossici, tutti al vedere il niccolò che mi balla in
pancia, riscoprono il loro essere padri o madri e mi guardano con
benevolenza o mi danno non richiesti consigli di puericultura sono
riuscito a farmi cambiare un pacco di farina integrale al supermercato
che senza figlio col cazzo che me la cambiavano, tutto merito suo
comunque. Facendo quindi una bella scrematura si arriverebbe ad isolare
quei campioni di ragazze sui venticinque che -ammaliate dai sorrisoni
tondi del niccolotto- si troverebbero incaute sotto le lenzuola del
lettone palermitano che ho scelto come tana avventurosa di incestuose
relazioni patrimoniali.
Purtroppo questi cosi vengono fuori -non spontaneamente- ma dopo una
serie ininterrotta di coiti e quindi difficile è averne uno e trovarsi
contemporaneamente nella possibilità di ususfruire dei suoi poteri
afrodisiaci. Perché -al di là di tutte le balle- il bambino è uno dei
più potenti afrodisiaci attualmente presenti in mercato. Vabbé ho
divagato, periodi lunghi.
Il malcapitato scarpaio di cui sopra fa le facce come già detto e poi io
faccio il buono, sorrido e dico, si le stringhe con dentro l'anima e
quello dopo un po' capisce, si scusa anche e mi dice che no, quelle le
fanno solo le ditte di scarpe, quelle che poi si comperano dopo, invece,
guarda un po' sono senz'anima e io penso a quanto download sto perdendo
caro niccolotto e intanto il sole è sparito ancora una volta e io mi
sento più vecchio più perso mentre mi tieni le dita con tanta forza e in
due minuti siamo a casa.
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materiali - http://www.fabrizio.venerandi.org